Il DEF. In 1417 pagine è racchiuso di tutto
Il DEF, Documento economico finanziario si compone di 1417 pagine. Ci hanno dato pochissimi giorni per studiarlo. Ed è una bestialità. Ma la cosa che ci fa ulteriormente arrabbiare è che ogni copia stampata è costata 72,40€. Pensate quante copie circolano tra il Senato e la Camera. Siamo quasi 1000 parlamentari. Pensate quanto spreco di danaro pubblico anche in queste piccole cose.
Entrando nei contenuti, tra le innumerevoli cose contenute nel DEF si parla del finanziamento delle infrastrutture, di come attirare capitali esteri, con un legislazione separata dal Codice dei Contratti Pubblici. Ancora una legge?
Qui il testo del mio intervento e il video della seduta in aula http://youtu.be/775Z59GQbHM
CIOFFI (M5S). Signor Presidente, mi devo associare a quanto ha detto il senatore Carraro, nel senso che il tempo che ci avete concesso per studiare 1.417 pagine, al costo di 72,40 euro, è ridicolo. Se vogliamo svolgere un lavoro fatto per bene, infatti, bisogna avere il tempo di studiare in maniera dettagliata e approfondita i dati riportati in queste pagine. D’altra parte, questo è il documento che dovrebbe prevedere come noi muoveremo tutto il sistema Italia da qui a tre anni. Quindi, questo modo di fare è quanto meno vergognoso, e noi lo imputiamo a chi questo documento ce lo ha inviato, cioè al Governo.
Fatta questa premessa indispensabile, volevo solo focalizzare alcuni punti riguardanti il settore infrastrutturale. Si parla di partenariato pubblico-privato per finanziare infrastrutture e attirare i capitali esteri. Si dice che si vuole fare una legislazione separata dal codice dei contratti pubblici per realizzare queste misure. Come abbiamo detto tante volte in Commissione, se il codice dei contratti pubblici non vi piace, cambiatelo: non è possibile fare continuamente legislazioni separate. In Italia abbiamo talmente tante leggi che un povero Cristo di cittadino non riesce mai a rispettarle: a volte non è neanche colpa sua. Se le parole deroga, eccezione o sinonimi ricorrono 60.000 volte nelle leggi dello Stato, regionali e compagnia cantando, come si fa a rispettare una legge? Ci vogliono un po’ di raziocinio e di intelletto.
Se allora non vi piace il codice dei contratti, perché non torniamo al regolamento n. 350 del 1895, che ha funzionato benissimo in questo Paese per un secolo? Non è una provocazione, ma lo dico in maniera seria e convinta! (Applausi dal Gruppo M5S).
Dal 1994 ad oggi abbiamo fatto un casino! Bastava la metà, bastava prendere il regolamento n. 350 del 1895 – chi come me lo ha vissuto in qualità di operatore del settore lo sa – e apportarvi qualche correttivo: avrebbe funzionato benissimo! Abbiamo fatto uncaos pazzesco e ora, come è scritto nel DEF, vogliamo approvare una legge separata.
Sempre nel DEF è scritto – ci sono scritte tante cose interessanti – che bisogna accentrare le gare e creare dei centri specialistici per accorpare il sistema delle gare. Nel decreto con il quale, secondo qualcuno, sono state abolite le Province (ma sappiamo bene che invece non è stato abolito niente), abbiamo invece dato alle Province un ruolo in più, quello di stazioni uniche appaltanti. Le Province sono diventate qualcosa in più, e non qualcosa in meno. Abbiamo dato alle Province il ruolo delle stazioni uniche appaltanti, figure che però nascevano da un accordo con il Provveditorato alle opere pubbliche per contrastare tutti i problemi legati alla criminalità organizzata. Abbiamo dato un compito in più alle Province, e nel DEF scriviamo che vogliamo fare un’altra cosa: un’altra idiozia.
Ci sono tante altre cose interessanti. Leggendo il Piano delle opere pubbliche, mi sembra che sia un po’ identico a quello di qualche anno fa: non vedo dei grandi scatti di accelerazione. Mi sembra che siamo veramente ridotti molto male su questa cosa. Si parla poi sempre dei porti e dell’offerta portuale, che è ridotta male. La Svizzera ci ha regalato, come finanziamento a fondo perduto, 200 milioni di euro per realizzare il collegamento con Milano. Ce li ha regalati! Pensate come siamo messi male. La Svizzera ci regala i soldi per collegare Milano con Rotterdam!
Abbiamo perso questa partita ed ora ci vorrebbe un minimo scatto di orgoglio. Vorremmo chiedere, non solo al Ministro ma a questo Governo, quale scatto di orgoglio vogliono assicurare a questo Paese. (Applausi dal Gruppo M5S).